Vi sarebbe piaciuto molto. A tutti quanti.
E' andata più o meno così:
Fuori nevica. Tanto, tanto, tanto. C'è mezzo metro di neve, e ci si possono fare i pupazzi. Siamo indecisi se uscire o no. Ma poi qualcuno parla di una casa in centro, una jam session, e qualcos'altro. Ci facciamo trascinare, e in 10 minuti siamo fuori. Nella neve. A giocare come i bambini.
E così si va al centro, vicino Bryggen.
Una casa favolosa. Enorme, in legno. Vi sarebbe piaciuta molto, a tutti quanti.
Il proprietario è un ragazzo che vive qui. Ha i dreadlocks fin sotto le spalle, credo sia africano. Ci invita subito a salire al secondo piano, la festa è li. Parlano tutti fluentemente tre lingue: norvegese, inglese e spagnolo. Sono molto simpatici, e ci sentiamo subito a nostro agio. Si balla per un pò, c'è buona musica. Si mangia dolci fatti in casa, a base di cannella come tutti i dolci qui, e si beve quello che si trova.
Poi la musica finisce. Ci sediamo tutti a gambe incrociate sul grande tappeto al centro della camera. E aspettiamo in silenzio. Arrivano quattro ragazzi, e la festa inizia davvero. Uno alla chitarra, uno al basso, un percussionista. E una voce. Incredibili. Suonano come professionisti, ma lo fanno per passione. Iniziano con un paio di pezzi lenti, poi la musica si fa più convolgente. Ritmi lontani, che percuotono i nostri corpi con violenza. L'unica difesa è ballare. Ballare su quelle percussioni tribali, su quei bassi sud-americani.
Hanno già suonato alcuni pezzi e adesso il microfono passa al percussionita. E' magrolino, bassino, e non ci scommetteresti nulla sulle sue doti canore.
E invece è proprio lì la sua forza. La sua v-o-c-e.
Rimango impietrito.
C'è Jimi Hendrix dentro il suo petto che grida la sua libertà, ci sono i Dire Straits ed Eric Clapton, gli AC/DC e Joe Cocker e Neil Young e anche un pò di Captain Beefheart cazzo!
Vi sarebbe piaciuto. Molto.
Pausa sigaretta. Mi avvicino a quel ragazzo sud americano così bravo a cantare. Gli chiedo se ha un gruppo. Dice di no (!). Dice che ha una "big family". La chiamano così. Sono musicisti da tutte le parti del mondo. Una grande famiglia. E quando qualcuno della famiglia ha bisogno di un musicista non fa altro che chiedere. E così vanno in giro sempre con formazioni diverse, improvvisando, ma facendo invidia ai professionisti.
La musica continua tutta la notte. E si intervalla con altri musicisti. Sul palco sale un ragazzo norvegese. Canta alcuni pezzi rock, totalmente rifatti, reinventati da lui. Li canta con una voce sottile, ma intensa allo stesso tempo. Fa venire da piangere.
E poi ancora, è il turno di una ragazza peruviana, canzoni tipiche delle sue terre. E, di nuovo, una voce assolutamente indescrivibile.
Tutti i migliori musicisti di Bergen riuniti in una casa. Al caldo della musica, mentre i finestroni sul tetto spiovente sono coperti di neve.
Questi ragazzi non hanno bisogno di dimostrare al mondo il loro talento. Non gli interessa. Suonano perchè se lo sentono dentro. Cantano perchè è quello che li fa andare avanti. E preferiscono farlo nei posti familiari, nelle case, nelle piccole feste, con i loro amici.
Ne sono più che convinto. Vi sarebbe piaciuto molto. A tutti quanti.
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ma sei in Norvegia o nel più bello dei mondi?????
RispondiEliminasarebbe piaciuto sì....