martedì 12 gennaio 2010

Post #9, giorno 8

Ho aperto la porta della cucina. Tiziano aveva una grossa teglia di pasta in mano. E' iniziata così questa notte.
La stanza era sovraffollata. Ottanta, forse cento persone, da ogni parte del mondo, tutte riunite in una sola camera. Tutte in una sola cucina.
Sembra strano. Si, pensateci bene, tutti hanno fatto migliaia di chilometri, sono venuti da ogni dove, e alla fine, alla fine del loro viaggio, si ritrovano in una cucina. Il capolinea dei loro percorsi, il traguardo di ognuno di loro, un luogo sacro, legato al più importante dei bisogni primari.
Ed ecco che la cucina viene elevata all'ennesima potenza, viene esplosa in più dimensioni, proiettata su infiniti piani, passando da luogo quotidiano di ritrovo familiare a crocevia di culture e paesi, di gente e di storie lontane, diventando quasi una caricatura della cucina stessa.

E' così che inizia l'"international dinner", una serata piena di luci e colori, facce e accenti differenti, sorrisi e volti divertiti, volti annoiati, volti stralunati, volti ubriachi. Ognuno con il suo bagalio culturale, ognuno con la sua cosa più preziosa: il proprio cibo.
Ora immagina una grande tavola, piena di colori di ogni paese, piena di frutta e spezie esotiche, pietanze orientali e piatti occidentali. E tu non devi fare altro che allungare una mano per entrare dentro una cultura, dentro la tradizione di un posto lontanissimo, irraggiungibile, che solo in quel momento, in via del tutto straordinaria, diventa virtualmente e squisitamente possibile.

Adesso ho la pancia troppo piena per raccontare altro, per dirvi che ho conosciuto tante persone, che ho sentito racconti assurdi, che la cucina stava andando a fuoco, che sul tavolo c'erano dei biscotti terribili nel cui impasto era stato messo il sale al posto dello zucchero e che ci si sfidava a mangiarli, che i tedeschi mischiano la birra con la sprite, e che molti, la prima notte qui, hanno pianto.
Spero di rincontrare le persone che ho conosciuto stanotte. Nel caso, vi farò sapere. Come sempre, che vi importi qualcosa, o no.

1 commento:

  1. cominciare a conoscere le culture dalla tavola...direi che è il massimo =)
    tante storie, tante cibi, tanti volti, tante tradizioni...tante sbadataggini e modi personali di presentare e cucinare la propria pietanza....eh....facci sapere, "come sempre" =)

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